Questa rubrica si propone di diventare un appuntamento fisso con tutti gli amanti della buona tavola e del buon vino. Settimanalmente in questo sito troverete una o più ricette che il Manteca avrà realizzato per voi. Ovviamente resto a vostra disposizione per qualsiasi domanda o chiarimento.
Buon appetito...Manteca

giovedì 27 settembre 2012

RISTORANTE VECCHIA CASCINA

RISTORANTE VECCHIA CASCINA
16/18, V. Amilcare Ponchielli
San Martino In Beliseto, Cremona 26022
Telefono: 0372-426675
 
Il pesce di mare nel bel mezzo della bassa cremonese?
Difficile ma non impossibile! In tanti ci hanno provato, in pochi ci sono riusciti. Fra i primi, se non il primo, sicuramente il Ristorante Verdi di Castelvetro Piacentino che negli anni sessanta già presentava stabilmente piatti di pesce di mare di buona fattura nel menù.
In questi decenni ci sono stati altri ristoranti che hanno presentato un’ottima selezione di piatti “di mare” ma bisogna dire che vi è stata un’infinità di locali che presentavano un prodotto non all’altezza.
Su segnalazione di alcuni amici ho voluto testare (più volte) il Ristorante Vecchia Cascina a San Martino in Beliseto appena fuori Cremona. Ristorante che operava da diversi anni ma che è stato recentemente completamente rinnovato nella struttura mantenendo i gestori di origini e cultura culinaria partenopea.
Il primo impatto è sicuramente positivo, la struttura è la classica cascina cremonese a “corte chiusa” ben ristrutturata senza stravolgerne i classici tratti. All’ingresso trovate il menù con chiaramente indicati i prezzi (questo dovrebbe valere per tutti i ristoranti poiché è obbligatorio per legge). Appena entrati, vi accoglie una gentile signora che vi accompagna al vostro tavolo. Il locale internamente rispecchia la cura notata nella sistemazione degli esterni, è diviso in più salette e la tavola è ben preparata con elegante tovaglia e tovaglioli in stoffa. Quando la stagione lo permette si può mangiare nella corte esterna.
L’attesa non è mai lunga prima che il premuroso personale venga ad assistervi.
Va bene, bando ai convenevoli, partiamo. AH… una piccola premessa attenzione le porzioni alla Vecchia Cascina sono veramente ma veramente generose.
GLI ANTIPASTI
Anche se come risaputo, da altre recensioni, non amo particolarmente questo piatto in quanto spesso dozzinale qui sono ben curati, tanto da poter essere tranquillamente paragonati alle portate principali.
Sono tutti validi, ma degni, di nota sono sicuramente il soutè di cozze e vongole (qui ogni dieta va a farsi benedire in quanto complice un favoloso pane fatto in casa la scarpetta diventa un obbligo), il misto marinato con salmone, pesce spada, gianchetti, gamberi, cozze e vongole e i gratinati.

I PRIMI 
Fra i primi pongo sicuramente all’attenzione del lettore gli spaghetti allo scoglio, alle vongole, le linguine all’astice o all’aragosta e i paccheri con i calamari.
I SECONDI 
A mio parere sono il piatto forte del locale e fra i miei preferiti metto sicuramente il fritto misto, il calamaro ripieno ma soprattutto l’impressionante grigliata mista (sia nella versione con spinato che quella senza) che oserei dire piatto esaustivo.
DOLCI 
Perdonatemi, non sono mai riuscito (anche il mio intestino ha un limite) ad assaggiarli ma sarò ben felice di aggiornare la recensione appena ci riuscirò.
La CANTINA
Presenta una buona selezione di vini bianchi (in quanto il menù è esclusivamente di pesce) anche se devo dire che il Manteca opta spesso per il bianco sfuso leggermente frizzante della casa che ben si coniuga con le varie portate.
In conclusione la Vecchia Cascina è veramente una piacevole sorpresa per chi ama il pesce di mare. Inoltre la cucina segue il vecchio e saggio detto che il pesce buono deve essere fresco e che quando il pesce è fresco meno lo elabori nella cottura migliore è.
La CUENTA
Premesso che, stiamo mangiando dell’ottimo pesce e viste le dimensioni delle portate (solo un samurai, disperso da vent’anni in qualche foresta riuscirebbe a mangiare antipasto, primo e secondo) che consentono con due piatti di togliersi la voglia di pesce di mare si resta tranquillamente intorno ai 30-35 euro che mi sembra un prezzo più che onesto.
                                  
                                         LA NOSTRA VALUTAZIONE
Ricordiamo che la valutazione del "Manteca" viene assegnata con il simbolo della falce e martello e prende in considerazione vari aspetti dei locali esaminati
1 f/m=insufficiente  2 f/m=sufficiente  3 f/m=discreto  4 f/m=buono  5 f/m=ottimo
6 f/m eccellenza
AMBIENTE
CUCINA
SERVIZIO
QUALITA'/PREZZO

AGRITURISMO TRE NOCI

Sulle colline piacentine, a Fontana di Coli, abbiamo testato per il Manteca  la cucina della cuoca Gabriella...
premessa:
Siamo sempre stati critici nei confronti degli Agriturismo, in quanto sono pochissimi quelli che effettivamente rispettano le regole imposte dalla legge.
La maggior parte di essi sono ristoranti veri e propri che in nome di una presunta rusticità ti propinano del cibo dozzinale, un servizio penoso ma in compenso conti da ristorante vero e proprio.
Questa volta ci siamo dovuti ricredere.
Su consiglio di amici abbiamo provato un Agriturismo-Ecologico che può degnamente fregiarsi di tanto nome.

AGRITURISMO
"TRE NOCI" 

di Carlo Bovi
località Fontana 65
Coli (Pc)
0523/931020
Si arriva al locale seguendo la Statale 45 da Piacenza sino a Bobbio, indi si gira a sinistra per Coli. Giunti a Coli si seguono le indicazioni per Fontana.
I luoghi sono tranquilli ed il dolce paesaggio delle colline che sovrastano Bobbio con il suo Ponte Romano che da millenni unisce le due sponde del Trebbia e la maestosa presenza del Monte Penice infondono una sensazione di pace e stimolano quel languorino che, fedele scudiero, sempre accompagna il Manteca nelle sue peregrinazioni culinarie.

L' agriturismo è dotato di cinque stanze con bagno per complessivi 18 posti.
Le camere sono confortevoli, pulite ed in stile con il contesto country dei luoghi.
La sala da pranzo può contenere una trentina di commensali. I mobili sono antichi, in stile rustico e in un angolo troneggia un bellissimo camino. Nella bella stagione, si può mangiare sotto il pergolato, che una vite provvede a mantenere fresco e ombreggiato o oziare sulla terrazzina dalla quale si può godere di un bucolico panorama.
La Cucina
Non essendo un ristorante classico, la scelta dei piatti non presenta la varietà di un menù a la carte, ma seguendo il percorso di sapori e profumi indicatoci da Carlo abbiamo iniziato con un antipasto di salumi nostrani, accompagnati con formaggio fresco (di loro produzione) condito con olio di oliva e insaporito con mentuccia, origano e peperoncino piccante, verdure grigliate e una interessantissima parmigiana di zucchine servita fredda. 
Come primo piatto è apparso un enorme piatto di portata ricolmo di tortelli con la coda ripieni di ricotta e spinaci conditi con funghi porcini e legati da un leggero strato di panna. Gabriella ci ha promesso la ricetta di un piatto locale "Pinoli" che non vogliamo anticipare. Stravolti, ma felici per essere riusciti a finire i tortelli, ci siamo visti arrivare a tavola una splendida focaccia ripiena di formaggio con della valeriana condita come contorno.
Con ancora il gustoso sapore della focaccia  in bocca e mentre meditavamo di ordinare il caffè, appare, annunciato da un gustoso profumo, del agnello al forno che essendo notoriamente un animale timido nell'occasione si era fatto accompagnare da una coloratissima peperonata.
La libido a volte sconfina nel masochismo e alcuni di noi, sordi al richiamo di uno stomaco che stava per esplodere hanno preso il dolce, una rovesciata di pesche, altri hanno optato per grappa e nocino, entrambe di produzione propria.
Non abbiamo ancora parlato del bere, in quanto al Tre Noci non esiste una carta dei vini.La cosa avrebbe influito negativamente sul nostro giudizio, ma non in questo locale, in quanto una carta avrebbe sicuramente stonato.
Qui si beve l'acqua del pozzo quando si ha sete e un buon bianco o un buon rosso per il piacere, non esistono bibite, coca e roba simile.
Convinti di spendere una follia, vista l'abbondanza ed il numero della portate abbiamo chiesto la cuenta. 
Carlo ci ha smentiti con un conto tipo PIC,ossia, indolore...
In conclusione il nostro giudizio è estremamente positivo, abbiamo incontrato gente che manda avanti una cascina con tanto di mucche al pascolo e caprette belanti, ma nel contempo riesce con serietà ed abilità culinaria a far provare quelle emozioni e quei sapori che tanti di noi, complice una vita cittadina ed un abitudine al confezionato rischiano di smarrire per sempre.
Prima del comiato, ci siamo accorti che sulla piccola stalla e sulla terrazza, garrivano due bandiere della pace a dimostrazione che il posto è anche politicamente corretto.
Cosa volete di più???
Abbiamo tenuto conto nella valutazione che il luogo esaminato non è, e non deve essere ne un albergo ne un ristorante e quindi non può essere valutato con i canoni classici di valutazione di quest'ultimi.
LA NOSTRA VALUTAZIONE
Ricordiamo che la valutazione del "Manteca" viene assegnata con il simbolo della falce e martello e prende in considerazione vari aspetti dei locali esaminati
1 f/m=insufficiente  2 f/m=sufficiente  3 f/m=discreto  4 f/m=buono  5 f/m=ottimo
6 f/m eccellenza
AMBIENTE
CUCINA
SERVIZIO
QUALITA'/PREZZO

OSTERIA DELL'OLMO

Questa settimana presentiamo un osteria del cremonese, abbiamo provato l' ambiente, la cucina, la cantina e vi riportiamo le nostre impressioni:
OSTERIA DELL' OLMO di Edo e Manu
Nella campagna cremonese, a Olmeneta, abbiamo testato per il Manteca  la cucina dello chef EDO. L'osteria dell'olmo è un accogliente locale a conduzione famigliare situato sulla via principale del paese. Nel mazzo di tante pseudo-Hosterie, abbiamo pescato questa autentica perla, infatti, nel bar e nella sala attigua si respira un autentica atmosfera di osteria degli anni 50-60 (con tanto di avventori in stile gucciniano). Mentre nella saletta interna una attenta ristrutturazione ha creato un ambiente moderno e funzionale.
Degna di nota è anche la disponibilità, nella bella stagione, di un porticato e di una pergola alla quale si abbarbica un antica vite, ideali per convivi estivi. Il locale cucina, atrezzatissimo, risponde perfettamente ai più moderni dettami della ristorazione.
L'arredo, rustico e pieno di trouvail, conferisce al locale un sapore di "vecchia lombardia" difficile da trovare altrove.
La Cantina 
La carta dei vini, sorprendentemente ricca, è suddivisa per regioni, con un interessante escursus su alcune etichette francesi. Interessante la scelta di vini lombardi e piemontesi. I prezzi variano dalle settantasettemila lire per un Beane Close du Roi fino ad un piacevole e abboccato rosso da dodicimila lire al litro.
Su consiglio dello chef Edo decidiamo di optare per un Merlot Cavalmoro di Brulgoli del 1998 che ci ha donato queste sensazioni: Colore intenso e bruno con persistenti archetti che testimoniano la consistente presenza di glicerina, indice di buona alcolicità. All' olfatto questo Merlot ci dona profumi di spezie orientali, mentre al palato la presenza di tannicità è evidente ma ben armonizzata. Vino corposo e con persistente retrogusto, ben si adatta ad accompagnare carni rosse, cacciagione e altre sapide pietanze. Interessante il prezzo di ventimila lire.
La Cucina


Abbiamo optato per un antipasto di culaccia e crostini caldi, guarniti con Anduai calabrese, Edo ci ha poi preparato una frittatina di patate e cipolle con provolone piccante(vedi ricetta) sapido e di grande piacevolezza. Come primo abbiamo scelto delle fettuccine alla Nesio (vedi ricetta) estremamente delicate e per secondo un insalata di tagliata di carni bianche(vedi ricetta). Quest' ultimo piatto abbina ad un interessante sapore per il palato, una gioiosa tavolozza di colori che appagano anche la vista. Per concludere un dolce di castagne, preparato dalla Manu (purtroppo assente per malattia) del quale ci proponiamo al più presto di farci dare la ricetta.
                                                                                              Lo chef
Personaggio di indubbio talento gastronomico, ma anche istrionico e simpatico, Edo si presta volentieri a fare due chiacchiere con il Manteca e ne è uscita questa piccola intervista:
Vedo che riesci ad abbinare una cucina complessa con una più rapida ed istintiva, hai una filosofia gastronomica?
"La mia cucina si basa sulla disponibilità delle materie prime e sulla capacità di riconoscere le particolarità delle cucine regionali"
Allora tu rifuggi da uno sterile localismo gastronomico, il menù che ci hai presentato è indice di una cucina dagli orizzonti più ampi?
"Io cucino fondendo tradizioni, e basandomi su ciò che il mercato offre, rispettando i prodotti stagionali e la freschezza degli alimenti. Prendo alcuni piatti tipici e li rielaboro secondo la mia esperienza, ma secondo me è fondamentale nella gastronomia moderna il fattore tempo, quindi preferisco proporre piatti da cucinarsi al momento, sfruttando le caratteristiche di freschezza dell' elemento stesso più che elaborate manipolazioni.
Secondo te, è possibile proporre una buona cucina ad un prezzo accessibile, diciamo sulle cinquantamila lire?
"SI! Si può sicuramente. Noi lavoriamo su una piazza estremamente cara, ma sono comunque convinto che si possa lavorare bene, proponendo cose interessanti. Per fare questo lavoro bisogna avere un grande passione, ma credetemi si può e la cucina espressa aiuta a risolvere anche il problema economico" 

                                                    

LA NOSTRA VALUTAZIONE
Ricordiamo che la valutazione del "Manteca" viene assegnata con il simbolo della falce e martello e prende in considerazione vari aspetti dei locali esaminati
1 f/m=insufficiente  2 f/m=sufficiente  3 f/m=discreto  4 f/m=buono  5 f/m=ottimo
6 f/m eccellenza
AMBIENTE
CUCINA
SERVIZIO
QUALITA'/PREZZO

lunedì 24 settembre 2012

FETTINE DI MANZO ALLA PIZZAIOLA


Una ricetta semplice ma molto gustosa

INGREDIENTI (per 4 persone)

800 gr di polpa di manzo tenera tagliata a fettine
400 gr di pomodori freschi tagliati a cubetti
1 piccola cipolla
6-7 olive verdi denocciolate
1 spicchio d’aglio tritato
un rametto di prezzemolo
un pizzico di origano
olio EVO
sale e pepe qb.

PREPARAZIONE

La carne alla pizzaiola si prepara a “freddo”. In una capace padella ponete un giro d’olio, la cipolla tritata ed un poco di pomodori. 

Fate uno strato con le fettine di manzo. 

Aggiungete l’origano, il prezzemolo tritato, l’aglio, le olive tritate e il pomodoro rimasto (se non riuscite a fare stare la carne in un solo strato potete disporla su due interponendo i vari ingredienti). Cucinate a fuoco lento con il tegame coperto per circa 40 minuti (dipende dalla consistenza della carne e dallo spessore delle fettine)

Buon appetito…
Manteca

martedì 11 settembre 2012

PATATE AL SALTO



Le patate al salto rappresentano una squisita alternativa alle arcinote patate al forno. Di semplice esecuzione vi stupiranno per la bontà e per la mitica “crosticina” che raramente si ottiene, in maniera così copiosa, con la patata al forno.

INGREDIENTI (per 4 persone)
1 kg di patate
2 ramoscelli di rosmarino
olio EVO (se le volete meno pesanti utilizzate olio di semi)
sale e pepe QB

PREPARAZIONE

Pelate le patate e fatele lessare in abbondante acqua salata. Quando saranno quasi a cottura scolatele

e ponetele in una capiente padella (saltiere) ove avrete scaldato l’olio assieme ai ramoscelli di rosmarino spezzettati. 

Fate saltare le patate a fuoco vivo per 7-8 minuti sino a quando saranno ben colorite e si sarà formata la crosticina. Aggiustate di sale e pepe e servite a tavola. 

Sono ottime come contorno ma molto buone anche come piatto principale.
Buon appetito…
Manteca

lunedì 3 settembre 2012

ZUCCHINE RIPIENE



Piatto estremamente gustoso di tanta resa con poca spesa.

INGREDIENTI

4 zucchine di media dimensione
4 cucchiai di formaggio grana
100 gr di ricotta
100 gr di prosciutto cotto
1 uovo
noce moscata
1 spicchio d’aglio
prezzemolo
pane grattuggiato
1/2 dado vegetale
sale qb
olio EVO

PREPARAZIONE

Fate cuocere le zucchine in acqua salata sino a metà cottura. Fatele raffreddare in acqua fredda indi scolatele, tagliatele per il lungo e aiutadovi con un cucchiaio togliete la polpa.

In una ciotola schiacciate la polpa assieme al grana, al prosciutto cotto (tritato), all’uovo e ad un trito di prezzemolo ed aglio. Unite al composto una grattugiatina di noce moscata e aggiustate di sale.
Con il composto che dovrà essere morbido ma non liquido riempite le zucchine. Ponetele in una pirofila con un goccio di acqua e 1/2 dado tritato sul fondo. Spolverate le vostre zucchine con pane grattuggiato, formaggio grana e poi date un giro di olio extravergine d’oliva.

Ponete in forno a 190 gradi per circa 20 minuti.

Buon appetito…
Manteca

domenica 2 settembre 2012

GNOCCHI DI PATATE


Gli gnocchi di patate rappresentano un caposaldo della cucina del nord Italia, al pomodoro, al pesto, al ragù, al gorgonzola ecc. ecc. Sono mille i modi di mangiarli ma, la base è unica cioè una buona patata per fare un buon gnocco. Purtroppo se la patata è troppo ricca d’acqua ce ne accorgiamo solo quando la schiacciamo e al quel punto cercheremo di correggerla aumentando leggermente la quantità di farina. Senza esagerare, pena, il trovarsi dei gnocchi di “marmo”. Comunque se le trovate usate delle patate a “pasta bianca”
Vediamo ora come si realizzano gli gnocchi, o meglio come li realizza il Manteca:

INGREDIENTI (per 5 persone)

1 kg di patate
350 gr di farina doppio 0
sale qb

Fate lessare le patate in acqua salata e quindi pelatele e passatele con lo schiacciapatate 


Aspettate che le patate si freddino quindi impastatele con la farina e un pizzico di sale sino ad ottenere un impasto compatto ma non duro. 
 
 

Tagliate un pezzo dell’impasto e con il palmo della mano, (sull’asse infarinato) fate una biscia del diametro di circa 1,5 cm. 


Tagliate la biscia in piccoli pezzi (lunghezza circa 2 cm) e quindi aiutandovi con una forchetta fate scorrere i pezzi d’impasto sui rostri in modo di ottenere dei solchi sul gnocco utili per trattenere meglio il condimento.


Lasciateli riposare per una ventina di minuti indi gettateli in acqua salata bollente e appena vengono a galla sono pronti. Poneteli in un recipiente e mischiateli con il sugo. A mio parere personale la loro “morte” e col sugo al pomodoro e basilico, 

ma, sono ottimi anche col pesto alla genovese (trovate la ricetta su questo blog)


Buon appetito…
Manteca