Questa volta il Manteca l'ha sparata grossa, penserete voi; ma se uno dei cardini della degustazione e' proprio la ricerca dei sapori e dei profumi stivati nella memoria, il seguire pedissequamente la regola del "NON RITORNO" fara' di noi dei semi-gourmet, dei mezzi-Manteca...degli scardinati.
Ci sono canoni dettati dalla parte piu'nobile dell'animo, quella dedita alla speculazione filosofica, all'elevazione spirituale, altri piu' prosaicamente imposti dall'istinto di sopravvivenza.
Luoghi d'eccellenza per la tranquillita' delle sale e la cortesia dei gestori li ritroviamo, anni dopo, infestati da orde di Unni dediti ai piu' riprovevoli sollazzi sotto lo sguardo pilatesco di venali pseudo-ristoratori.
Dove la nostra memoria conserva il ricordo di amene vedute, la cruda realta' ci restituisce patii con vista cavalcavia o ampie finestrature che danno su condominii e supermercati.
Ricordavate un ristorantino dove si mangiava bene a prezzi ragionevoli?
State certi che ritornandovi prenderete una "bastonata" di cui conserverete memoria.
Quell'osteria dove vi hanno servito un'indimenticabile cassoeula, ora si e' riconvertita al brunch (tanto cool)... e dovete pure sgomitare per assicurarvi formaggio tagliato con l'affettatrice e pancetta carbonizzata.
Un riso alla certosina come lo facevano in quel posto non lo avete piu' mangiato. Vi informate se nel locale non e' stata ricavata una banca, se la gestione e' la stessa, se la stagione e' quella giusta per le rane e i gamberi di fiume. Ricevete le piu' ampie rassicurazioni da "fonte attendibile"; per scrupolo incrociate l'informazione con notizie provenienti da "fonte solitamente ben informata".
Vi recate sul posto, con aria circospetta ma sostanzialmente speranzosi, per scoprire che quel giorno non so' quale accidente e' occorso a non so' quale apparecchiatura (una casseruola?una padella? )fondamentale per la preparazione della vivanda oggetto del vostro desio.
Sono vicissitudini che segnano nel profondo.
E' per non veder crollare miti che la regola del "NON RITORNO" va' seguita scrupolosamente.
Ma il Manteca, si sa', e' insofferente alle regole e non accetta imposizione alcuna.
Con grande sprezzo del periglio che gli si palesa innanzi decide di ritornare in uno di quei luoghi assurto, per l'appunto, al rango di mito.
La cantina
Colui che ci guido' in quelle, per noi sconosciute, contrade era ben conscio di "andare sul sicuro", avremmo certamente goduto di squisite pietanze accompagnate da una panoplia di proposte enologiche davvero sorprendenti.
Bella forza, il locale e' inserito nel piu' importanti circuiti gastronomici italiani (Buon ricordo, Tavolozza, O.R.P.I. ecc.)e per giunta, il nostro Virgilio vantava una complice amicizia col gestore.
Comunque sia, vuoi per la maestria dello cheff, vuoi per l'arguzia del somelier, vuoi per la piacevolezza dell'occasione si mangio' e si bevve' in modo memorabile.
Trovandosi il Manteca a percorrere quelle valli, per ragioni sulle quali e' pietoso che cali si' da celarne i contorni un velo, ove l'uomo (ma non trascurerei il contributo del bovino) crea quell'autentica leccornia che va' sotto il nome di fontina, decide di sfidare la sorte.
Ben gliene incolse!
Un breve elenco di particolari che hanno mandato in sollucchero il Manteca:
-accoglienza calorosa senza trascurare la forma
-arte, non cose banali, alle pareti
-una tavola imbandita con gusto
-la vicinanza di una vetrina con una vasta scelta di nobili distillati ,che ha permesso, per ingannare il tempo, di fare il gioco del celo-manca (bevuto - non ancora)
-tipicita' del menu'
-cose curiose da assaggiare, senza che diventino l'asse portante del pranzo (non tutti i palati apprezzano certe specialita' estreme)
-qualita' sempre, ma anche la quantita' non guasta (specie da quando una certa pinguedine ha compromesso la sua silouette)
-trovare qualche proposta che susciti l'insopprimibile desiderio di emulazione-riproposizione, in questo caso una terrina di coniglio davvero notevole
-un trattamento economico non piratesco (nella fattiscece di vero favore)
Da segnalare:
-un flan di carciofi di rara delicatezza
-lardo squisito
-deliziose scaloppine in carpione
-la citata terrina di coniglio
-un classico raviolone ricotta e spinaci ma con tuorlo crudo nel ripieno e condito con salsa di asparagi
-tutto cio' che presenta come ingrediente principe l'amatissima fontina
Una grave pecca del Manteca:
non essere riuscito, per mancanza di spazio(addominale)-tempo(percorrenza autostradale) ad esplorare ne' i secondi ne' i dolci, peraltroquesti ultimi presentati su un sontuoso carrello lasciato, con una punta di sadismo, in bella vista.
Di seguito due ricette tratte dal sito www.hotelristorantecasale.it
FONDUTA
Ingredienti per 4 persone400 gr. di Fontina
2 decilitri di latte
2 tuorli d'uovo
sale, pepe, noce moscata a piacere
Preparazione
Tagliare a dadini la Fontina e metterla a macerare nel latte per un paio d'ore. Cuocere a bagnomaria a fuoco lento, in un recipiente di terracotta per ottenere una crema vellutata, quindi aggiungere i tuorli d'uovo, aggiustare di sale e pepe e servire calda su crostoni di pane.
ZUPPA VALPELEUNENTZE
Ingredienti per 4 persone50 gr. di cavolo verza
200 gr. di Fontina
300 gr. di pane tostato
3 decilitri di brodo di manzo
cannella, sale e pepe quanto basta
Preparazione
Preparare innanzitutto un buon brodo di manzo aggiungendo mezzo cavolo verza bianco tagliato fine e lasciare cuocere per circa un'ora.
In una pirofila da forno stendere sul fondo dei crostoni di pane tostato, coprire con abbondanti fettine di profumata Fontina,aggiungendo il brodo ed i cavoli continuando a stratificare in modo alterno terminando con lo strato di Fontina. Spolverare con poco pepe e cannella in polvere. Mettere in forno per circa un'ora, quindi servire.
LA NOSTRA VALUTAZIONE
Ricordiamo che la valutazione del "Manteca" viene assegnata con il simbolo della falce e martello e prende in considerazione vari aspetti dei locali esaminati
1 f/m=insufficiente 2 f/m=sufficiente 3 f/m=discreto 4 f/m=buono 5 f/m=ottimo
6 f/m eccellenza
Ricordiamo che la valutazione del "Manteca" viene assegnata con il simbolo della falce e martello e prende in considerazione vari aspetti dei locali esaminati
1 f/m=insufficiente 2 f/m=sufficiente 3 f/m=discreto 4 f/m=buono 5 f/m=ottimo
6 f/m eccellenza
AMBIENTE | |
CUCINA | |
SERVIZIO | |
QUALITA'/PREZZO |
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